testo e foto by “La Silenziosa Voz” (Daniela Righi)

In realtà il mio primo battesimo è stato a Sturla Il 5 gennaio, un “bagno” organizzato a tempo record vicino alla foce del fiume.. non lo potrò mai dimenticare, io che mi bagno un poco e sto per uscire e finire il mio mini battesimo e il cimentista con li occhi azzurri che dal mare fa: “vieni vieni” con la mano e mi viene a prendere nooo.. mi tocca buttarmi nooo.. vento, ciottoli sotto i piedi, freddo, foce dello Sturla da attraversare ancora più freddo.. tutto il mio coraggio mi ci è voluto.. Ok dai su entra.. I suoi consigli preziosi mentre dentro di me dicevo ora scappo, ora esco cacchio che FREDDOOOOO.. Si dice che come battesimo, il mio sia stato un poco impegnativo date le condizioni un poco avverse..

Racconterò qualcosa di ieri allora, in via ufficiale, a modo mio..

1614182_644536295582568_1902684764_oGianni Billeci al quale è una vita che prometto di buttarmi in mare d’inverno, finalmente ha potuto levarsi questa soddisfazione..
Ho sentito la voce quando l’ho chiamato per dirgli: “Ok Gianni, allora posto in macchina per me c’è ?” – Lui- “quindi vieni?” _ Si, certo – gli rispondo, e allora (a parte il tono pienamente soddisfatto e felice) risponde una cosa del tipo “ok questa è una già una buona cosa!” ..
Bene, allora appuntamento davanti alla tabaccheria, un saluto a Simona e si va.. Un po’ emozionata.. si mi sembrava.. Il secondo giorno di scuola.. Quando già sai ma non abbastanza.. Quando hai già conosciuto qualche compagno ma.. ti manca il resto della classe..
In questo Gianni è stato un signore, si che lui è sempre presente con tutti ma lo è stato in particolare con me ieri, dalla cabina per cambiarmi, ai consigli, al panino alla maglia premio.. Mi sono sentita una piccola principessa (che le donne un po’ principesse han bisogno di sentirsi!)
Ed ora veniamo al dunque, al nocciolo, a ciò che è importante dire, a ciò che in realtà nel cimento succede e che a me a modo mio è successo..
“Dai Dani!” posa la macchina fotografica presto è ora!!
Accidenti, presa alla sprovvista ho consegnato la macchina ad una gentilissima ragazza che me l’ha tenuta tutto il tempo, e mi sono unita a tutta quella gente sorridente che andava verso il mare… E mentre andavo pensavo: “cavolo che fredda.. ti prende le caviglie.. figurati dopo!” “Mi veniva da pensare a tutto ciò che di più caldo c’era, tipo le coperte del mio letto stamane.., al mio gatto morbidoso, ad un buon caffè..” eppure, stavo andando verso il freddo da sola con le mie gambe.. noooooo!!!
Dov’è Gianni, l’ho perso aiuto!! Ma è stato un attimo, lui stava cercando me e allora siamo scesi insieme verso il mare e abbiamo raggiunto Salvatore che ha cominciato ad avvicinarsi con quel maledetto secchio che io so a che serve.. E no e nooooo!!! Dani buttati non stare fuori, buttati in acqua .. Sembra un assurdo ma si.. mi butto prima che mi arrivi una secchiata d’acqua gelida nella schiena non vorrei maiiiii!!!!!!! Ed ecco, gran coraggio e grande pazienza.. restare giù, nuotare un po’, resistere ed ascoltare il corpo che dapprima si ribella con tutti i sensori accesi e che intanto ti suggerisce un pensiero: “dai esci, buttata ti sei buttata no? il cimento l’hai fatto, ma intanto se esci prima non se ne accorge nessuno!”.. Ma no, invece no, il cimento è cimento, lo dice la parola stessa, è un impegno in qualcosa di un po’ più difficile, è un mettere alla prova i propri limiti, la propria tenacia.. il proprio grado di resistenza no? E allora sono rimasta, ho un po’ nuotato per distrarmi da quell’insolita temperatura che un po’, in quel minuto mi ha preoccupata.. e poi però poi.. come d’incanto, succede qualcosa di magico, ti rendi conto di cominciare a stare bene.. non solo di sopportare ogni secondo di più ma .. gradire e godere di questo tuo corpo che è cosi felicemente a suo agio e non credevi fosse possibile reagisse così.. E così da una smorfia nasce un sorriso spontaneo e uscendo dall’acqua senti “caldo” un meraviglioso caldo che ti avvolge e ti fa stare al settimo cielo.. Questo a me è successo ed è una sensazione che nessuno ti può regalare se non il mare nel contesto di una manifestazione come questa.

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Si perché non è solo il mare ma è la gente, non è solo il mare ma le secchiate d’acqua di Salvatore e i tuffi e i cazzeggiamenti con la voglia matta di rientrare e il mio tuffo di testa dopo tanto tempo che non lo facevo ed il ributtarsi in acqua anche oramai fuori tempo.. Una meraviglia.. Ed una meraviglia anche l’avere detto ieri ad un mio amico di Albenga vieni al cimento e ritrovarselo che si spoglia per cacciarsi in acqua con la fidanzata.. Tutto questo non ha prezzo perché è VITA!!!!! Grazie Gianni!! Grazie a tutti!!

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